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L'alimentazione del cervello

L’alimentazione e tutto quello che mangiamo influenza in nostro corpo ma anche le nostre funzioni celebrali. Il cervello, oltre a controllare direttamente l’assunzione di cibo, trae da questo l’energia necessaria al suo funzionamento. Una sana alimentazione può, dunque, favorire la salute del nostro cervello non solo nell’immediato, in termini di concentrazione, memoria e umore, ma può anche prevenire i danni dell’età.

Via libera a cibi ricchi di sostanze che hanno effetti neuro-protettivi, quali gli acidi grassi buoni omega-3 o gli antiossidanti che proteggono dai danni causati dal tempo e dall’inevitabile invecchiamento dei tessuti cellulari.

Il primo elemento essenziale per la salute del nostro cervello è l’acqua, in quanto questa rappresenta l’80% del suo contenuto. Tutte le reazioni chimiche prodotte dal cervello utilizzano acqua, compresa la produzione di energia. Una minima diminuzione d’acqua determina reazioni quali annebbiamento, vertigini, affaticamento e confusione. Ecco perché dovremmo tutti bere molto per la salute del nostro fisico e del nostro cervello.

L’acqua da sola non basta: per lavorare il cervello ha bisogno di energia, e in particolare di energia rapida, quella cioè che proviene dai carboidrati (gli zuccheri semplici) e dal glucosio. Questo rappresenta il substrato di molti neurotrasmettitori, quali glutammato e GABA (acido gamma-amminobutirrico), cioè sostanze chimiche di cui si servono i neuroni, le cellule del sistema nervoso, per comunicare tra loro, per agire sulle cellule muscolari o per stimolare le cellule ghiandolari.

In particolare, il glutammato e il GABA sono fondamentali per la salute fisica, mentale e spirituale: il primo è un eccitatore mentre il secondo è un inibitore. Accanto alla funzione eccitatoria, il glutammato è fondamentale per i processi di apprendimento e memoria e per la percezione dei sensi e del dolore. Il ruolo principale del GABA è di calmare il cervello e di farci rilassare, ma è indispensabile anche nel linguaggio in quanto è ciò che permette di inserire le pause e lo spazio tra le parole quando si parla.

Da qui è chiaro come è necessario nutrire il cervello privilegiando fonti naturali di glucosio come cipolle, rape, barbabietola rossa, miele e sciroppo d’acero ma anche frutta quale kiwi, uva e datteri.

Da non dimenticare il ruolo fondamentale del pesce e, in particolare, di salmone, pesce azzurro, sgombro, sarde e acciughe, per il loro elevato contenuto di acidi grassi omega-3. Questi rappresentano il 70% dei grassi del nostro cervello e sono strettamente legati alle abitudini alimentari. È buona norma, quindi, consumare regolarmente e in abbondanza sostanze ricche di questo grasso, che aiuta il cervello a mantenersi sano e giovane incentivando apprendimento e memoria.

Particolare attenzione bisogna porre sui radicali liberi, tradizionalmente intesi come quelle sostanze responsabili dell’invecchiamento cellulare. Il cervello, in particolare, è molto suscettibile al danno da radicali liberi perché consuma molto ossigeno, è povero di antiossidanti e contiene una percentuale elevata di lipidi influenzabili. Occorre privilegiare, quindi, una dieta ricca di alimenti ricchi di sostanze antiossidanti come verdura, frutta fresca e frutta secca, erbe e spezie, oli vegetali (in particolare l’olio d’oliva) e pesce, e cercare di eliminare il più possibile il consumo di cibi raffinati, poveri di micronutrienti.

Alimentazione e stile di vita sano e attivo possono contribuire al miglioramento delle capacità cognitive e prevenire un precoce invecchiamento cerebrale.

Fonte: greenstyle.it